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Prosciutto

Prosciutto Dop toscano

Un clima perfetto per la stagionatura, una tradizione secolare e un consorzio che garantisce qualità e controlli su tutta la produzione: ecco la ricetta del prosciutto toscano Dop, cioè a denominazione di origine protetta ( riconoscimento dell’Unione europea che garantisce la qualità è il legame con il territorio ).
 

Il prosciutto toscano nasce da un’antica tradizione dei contadini che, nel periodo invernale, macellava nel maiale ingrassato compassione per un anno, trasformandolo in salumi destinati al consumo familiare. Intorno al XV secolo, al tempo dei Medici, la lavorazione venne regolamentata con disposizioni riguardanti l’intero processo produttivo. Per custodire il patrimonio culturale gastronomico regionale, i produttori locali si sono riuniti in un consorzio, che ha fissato le regole per tutte le fasi della lavorazione.

Il controllo comincia con la scelta accurata della materia prima: i suini devono essere nati e allevati nelle regioni del Nord e centro Italia, cresciuti con alimenti consentiti e macellati nel tempo giusto. Selezionate le cosce, queste sono salate e stagionate in modo completamente naturale, senza alcun tipo di conservanti. Alla fine,1 marchio a fuoco contrassegnò il prosciutto, che può essere venduto disossato, in porzioni o affettato. Le spezie delle essenze aromatiche utilizzate, la fase di saldatura, i metodi di elaborazione e stagionatura sono personalizzati dai singoli produttori, e preparano un salume inimitabile e di grande qualità.
 

Costituito nel 1990, il consorzio del prosciutto toscano riunisce 22 aziende si occupa di valorizzare il prodotto sul mercato nazionale ed estero.
Maggiori informazioni : Firenze, tel 05 532 1515; sito web: www.prosciuttotoscano.com.

 

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