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Il Chianti
Pianure, colline e comuni del Chianti
Il Chianti. Tra Firenze e Siena, su colline basse montagna, in un paesaggio dai profili aperti ed ondulati, si estende una delle regioni più caratteristiche della Toscana, il cui nome, di origine molto vecchia, è tra i più conosciuti, se non altro per esser divenuto quello di un vino largamente esportato : il Chianti. È questa la regione che più di ogni altra ha suscitato polemiche discussioni, legata forti interessi economici, per la determinazione dei suoi limiti.
Il Chianti è infatti costituito da un insieme di vallate che, da ovest e dei monti del Chianti, che costituiscono il margine orientale della regione Toscana, si dirigono in opposte direzioni, sia verso l’Arno, sia verso l’Arbia e l’Ombrone. Gli alti tondeggianti monti e le cime più elevate ( sono in qualche punto si superano gli 800 m, ma in media il rilievo si mantiene fra il 306 100 m di altitudine) degradano in colline sempre più basse e in brevi pianure alluvionali che appartengono alla Val di Pesa, alla Val di Greve, alla Valdelsa, alla Val d’Arbia e ad altre valli ancora, senza rilevanti mutamenti da parte a parte, sicché non è facile dare un limite geografia non regionale.
Diversi sono i limiti del Chianti vinicolo, a lungo dibattuti per consentire l’uso commerciale del nome solo da parte dei produttori di vino del Chianti vero e proprio.
Nel 1929 un decreto stabilì e che nella zona del Chianti rietrassero i comuni di viGreve, Gaiole, Radda e Castellina e una parte dei comuni di Castelnuovo Berardenga, di San Casciano in val di Pesa, di Tavernelle, di Barberino , di Valdelsa e di Poggibonsi: un’estensione, come si vede, ben maggiore di quella del Chianti storico.
Pur mal definito, il Chianti si presenta comunque con una regione relativamente omogenea, caratterizzata da una vita agricola fondata prevalentemente sulla vite e sull’olivo, da un insediamento assai simile da parte a parte, con aspetti paesi stiramenti analoghi. Non costituisce però un’unità economica né amministrativa, perché, prima di un vero capoluogo, rientra nell’area d’attrazione di centri esterni, in primo luogo Firenze, Siena e Poggibonsi ed è divisa fra le due province limitrofe.
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