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Terme in Toscana

Terme, stazioni e cure termali in Toscana

Le terme in Toscana hanno fatto si che il turismo termale desse alla Toscana una posizione preminente rispetto alla maggior parte delle regioni italiane.

In Toscana si trova il centro termale più importante d’Italia per numero di ospiti , Montecatini  Terme. Pur note già nell’antichità, le acque salso-solfato-alcaline di Montecatini cominciarono ad avere vasta rinomanza alla metà del secolo scorso e soprattutto dopo la prima guerra mondiale, quando stabilimenti, alberghi e rotelle si moltiplicarono e una città nuova si sviluppò nel giro di pochi anni. L’efficacia terapeutica dei vari tipi di acqua, più o meno forti, in particolare sull’apparato digerente, danno oggi a Montecatini Terme una notorietà internazionale; esso è divenuto anche un’elegante luogo di ritrovo, facilmente raggiungibile da tutta la Toscana settentrionale e dall’Emilia.

Altro centro termale di larga fama Chianciano Terme , nella Toscana meridionale, frequentato anche i sogni nell’antichità etrusche romana e poi nel Medio Evo, ma grandemente sviluppatosi negli ultimi decenni, e, in particolare, dopo l’ultima guerra. Le sue acque, utilizzate per bevande e per bagni, hanno varie efficaci applicazioni, ma sono state soprattutto nelle malattie del fegato, delle quali hanno un’azione singolarmente rapida e sicura. Il centro termale sorge a 2 km dal vecchio paese di Chianciano, in un suggestivo paesaggio collinare,5 150 m sul mare, tra la Valdichiana e l’ Orcia, e da, fresco e ventilato. Si sfruttano varie acque: l’acqua santa, per bevande, a 32°, l’acqua di Sillene, per bagni a 38°,4, l’acqua di Sant’ Elena, fredda, per bevande.

Nella boscosa valle della Lima, in un paesaggio montuoso, pur solo a 150 m di altitudine, sorge la stazione termale di Bagni di Lucca , dove da numerose sorgenti sgorgano acque calde fino a 54°, di natura solfato-bicarbonato-calcica, usate per bagni di acque e di vapore e per farli. La loro fama risale ai primi secoli dopo il Mille (“Bagni a Corsena”), forse tempi della Contessa Matilde, cui tante iniziative si attribuiscono anche a favore delle cure termali. Il primo ordinamento dei panni pare risalire alla fine del 400; in passato la località era frequentata soprattutto per villeggiatura dai signori lucchesi ed anche da forestieri illustri. Da un periodo di semi-abbandono delle terre, divenute Bagni di Lucca nel 1766, ebbero impulso nel periodo napoleonico, quando la sorella del Bonaparte, Elisa Baciocchi, e poi Maria Luisa di Borbone, vi trasportarono in estate la residenza reale e la Corte.

Per la cura delle malattie reumatiche hanno particolare nome la stazione termale delle Grotte di Monsummano, che sorgono presso il paese dello stesso nome e furono sfruttate dalla metà del secolo scorso con crescente richiamo di pubblico. Nelle due grotte,1 naturali, la cosiddetta Grotta Giusti, perché sorge sui terreni che appartennero al poeta, è un artificiale, la Grotta Parlanti, costruita all’inizio del secolo, le calde acque solfato-alcalino-radioattive che scorrono a abbondanti, sature hanno l’aria di vapore con temperature fino a 34°. Nella Grotta Giusti il passaggio alle caverne via via più calde è indicato con i nomi Paradiso, Purgatorio, Inferno.

Di antica origine sono le terme di Bagni di San Giuliano,ai piedi del Monte Pisano, sul suo versante occidentale. Note forse già nell’antichità, le terme, dette “Bagni di Pisa”, furono frequentate nel tardo Medio Evo, soprattutto durante il 400, poi di nuovo nel 700 e nel secolo scorso. Il paese ha assai grazioso aspetto di vari stabilimenti termali, ed è discretamente frequentato in estate per diverse cure, tra cui quelle delle malattie reumatiche ed artritiche.

Molto importante come centro termale a Casciana Terme, sulle basse colline del Cascina, assurde di Pontedera ( 141 m. ). Da una specie di cratere scaturisce un’acqua solfato-calcica-carbonica usata soprattutto di Verbania d’acqua corrente ( 36° ) in varie malattie reumatiche, artritiche, della pelle, ecc. .

Le vicine acque termali di San Leopoldo sono utilizzate per la cura dell’apparato digerente. Rinomate già in epoca romana furono le Terme di San Casciano dei Bagni, nella Toscana interna meridionale, nei cui stabilimenti si curano malattie epatiche, gastriche e reumatiche.

Da ricordare sono le stazioni termali di Equi Terme, sul versante di un mese delle Alpi Apuane, le cui acque sono indicate per le malattie cutanee, reumatiche e respiratorie; le terme di Roveta su ameni i colli presso Firenze, dalla cui fonte sgorga acqua usata nelle cure dell’apparato digerente; di Rapolano Terme, in provincia di Siena, con sorgenti sulfuree calde usate in molte affezioni. E ancora la stazione termale di San Carlo di Massa, le Temre di Bagnolo presso Monterotondo, le Terme di Caldana ai piedi delle colline di Campiglia Marittima, le Terme di Roselle presso Grosseto e quelle di Saturnia a nord di Manciano, le Terme di Firenze presso la città, le stazioni termali di Poggioterme nell’ Isola D’Elba, Bagni di San Filippo ai piedi dell’Amiata, Bagno Vignoni, intorno a San Quirico d’Orcia, Bagni delle Galleraie nel comune di Radicondoli, Bagni del Doccio tra Siena e Grosseto. Come si vede la schiera di terme e di stazioni termali e numerosi in Toscana come forse nessun’altra parte d’Italia.

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