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San Gimignano, Montelupo Fiorentino, colline Senesi
Itinerario turistico da San Gimignano a Montelupo Fiorentino, passando per le colline Senesi.
La chiamano la Manhattan del Medioevo: San Gimignano (Siena) è infatti famosa per le torri medievali che svettano sul suo panorama. Affacciati sulle piazze e sulle vie principali, gli alti edifici, simbolo della ricchezza e del podere dell’aristocrazia, erano 72 nel periodo d’oro del Comune, tra il 200 e il 300. Ne restavano 25 nel 1580, oggi in piedi ce ne sono solo 14.
Tutto il borgo antico è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. L’itinerario artistico parte dal Duomo, consacrato nel 1148, su tre navate, partito da pregevoli affreschi di scuola senese: Vecchio e Nuovo testamento, Giudizio universale, e da statue lignee e sculture. Prosegue con il palazzo comunale; la Pinacoteca, il Museo civico, da cui si sale sulla Torre Grossa, alta 54 m, con panorama su tutta la Val D’Elsail; Museo d’arte sacra, dove sono custoditi corali, vesti liturgiche, argenterie; il Museo Archeologico, che contiene reperti etruschi, romani medievali provenienti da scavi ritrovamenti nel territorio comunale.
La sosta golosa si può fare presso il ristorante (che è anche hotel) Bel Soggiorno, in centro, dove si gustano le ghiottonerie della tavola etrusca e medievale e le specialità locali. Tra queste, da non perdere il prosciutto toscano Dop, un prodotto tipico della gastronomia regionale.
Per visitare il territorio della provincia di Siena, uno dei mezzi più originali è il “Trenonatura”. Alla stazione della città di Siena si sale su una littorina d’epoca, antica vettura restaurata che utilizza linee ferroviarie secondarie, ormai in disuso e attivate solo scopo turistico. Nelle giornate in cui non sono previsti eventi speciali, sia la possibilità di salire scendere più volte in più stazioni, e si può utilizzare lo stesso biglietto anche sui treni dell’anello ferroviario senese. Il bello di questo mezzo è che conduce in luoghi dove non ci sono altre strade, oltre alla ferrovia, che si inerpica tra prati e colline. Cecchi scende nelle romantiche stazioni per poi avventurarsi lungo sentieri; c’è chi va verso i piedi, borghi e castelli; chi preferisce fermarsi per una degustazione in una fattoria e, se ci sono, partecipare a sagre e feste. I biglietti si acquistano a bordo, è consigliato prenotare (Ferrovie Val d’Orcia, tel. 0577207413, cellulare 3388992577). Il biglietto costa da 11 a € 16, in base al percorso, i bambini fino a 10 anni non pagano.
Il museo della Ceramica
Prima di lasciare le colline toscane, vale la pena fermarsi a Montelupo Fiorentino (Firenze). Il paese regala soste gustose, ma soprattutto il contatto con il colorato mondo della maiolica. Punto di riferimento per ammirarla è il museo della ceramica, dove si conservano oggetti che vanno dal XIII al XVIII secolo. È possibile anche visitare una antica fornace, per scoprire metodi di lavorazione del periodo preindustriale.
Per chi desidera saperne di più, sono a disposizione itinerari che prevedono, in abbinamento alla visita guidata al museo, dimostrazioni pratiche di lavorazioni dell’argilla, brevi corsi di ceramica, possibilità di acquisto presso una fabbrica, degustazione in cantina o aziende agricole locali.
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